13 Novembre 2025
Terzo posto per gli Azzurri over 35 al World Rugby Classic
Sul podio con la selezione azzurra i tre kiwi giallorossi: Cardellini, Jaouhari e Villarosa
Medaglia di bronzo, a pari merito con il Canada, per l’Italian Classic XV alla 37esima edizione del World Rugby Classic. Per la formazione azzurra il prestigioso torneo dedicato alle selezioni internazionali over 35 di tutto il mondo si è chiuso con due vittorie e una sconfitta.
Dopo la sconfitta per 12-0 all’esordio con l’Argentina Legends per gli azzurri sono arrivati i successi con gli Usa Eagles 28-20 e Classic Lions 26-24.
«È stata un’esperienza emozionante, coinvolgente, ci siamo divertiti molto, un’esperienza bellissima, in un posto fantastico». Tra i 23 italiani impegnati a Bermuda dal 1 al 7 novembre i pesaresi Giacomo Cardellini, Smail Jaouhari e Carlo Villarosa.
«Essere chiamati per rappresentare la nazionale italiana è bellissimo. Sono state giornate molto formative dal punto di vista rugbistico, ma abbiamo anche stretto dei bei rapporti con tutto il gruppo».
«Ho realizzato quello che stava succedendo soltanto sull’aereo per Bermuda, quando ho visto intorno a noi tutti i giocatori di alto livello ho percepito davvero quello che stava succedendo. – Racconta Carlo Villarosa – A livello sportivo abbiamo avuto partite molto dure sul piano fisico, un gioco un po’ più lento ma con impatti fisici di alto livello. Bellissimo giocare a fianco di rugbisti con tanta esperienza, giocatori che militano in Eccellenza, che hanno vinto campionati e scudetti, è stato qualcosa che sportivamente ci ha riempito, ci ha dato qualcosa in più».
«Si è creato subito un bellissimo rapporto con tutto il gruppo – Aggiunge Giacomo Cardellini – Quando siamo partiti conoscevamo pochissime persone, ma si è subito creato un bel legame. Credo sia stata la nostra arma vincente. Arrivare terzi, vincendo 2 partite su 3, è stata una grande emozione; siamo partiti poco consapevoli del nostro potenziale, ci siamo difesi molto bene e torniamo a casa con tanta grinta. Indossare quella maglia è sempre un’emozione unica, un onore, oltre che un piacere rappresentare il Paese, anche se con una selezione over 35».
«Siamo tornati solo con un piccolo rammarico per la partita contro l’Argentina, che con un po’ di allenamento e conoscenza in più avremmo potuto giocare diversamente. – Commenta Smail Jaouhari – Il livello del torneo è molto alto, con giocatori di livello internazionale che hanno giocato in varie Nazionali, che hanno disputato il Sei Nazioni. Anche a livello umano è stata una bellissima esperienza, lo sport del rugby si fa vedere anche in queste occasioni, fuori dal campo c’è stato sempre modo di parlare e confrontarsi con tutti, tutti allo stesso livello. Vivere questo torneo con due compagni di squadra è stata la ciliegina sulla torta. Dopo molti anni di rugby insieme siamo riusciti a coronare il nostro percorso, vestendo la maglia azzurra».
«A livello sportivo mi ha colpito molto il livello dei giocatori, un livello molto alto, pur non essendo più giocatori giovani si vedeva che avevano tecnicamente qualcosa in più. – Gli fa eco Villarosa – Mi ha colpito anche l’umiltà delle persone, abbiamo stretto delle belle amicizie anche con le squadre avversarie. In più ho condiviso questa esperienza con due amici, due compagni di squadra che conosco da anni, per me è stato il valore aggiunto di tutto questo. Sicuramente questa cosa ce la porteremo per tutta la vita, la chiamata in Nazionale è stata un po’ la chiusura del nostro percorso fatto a Pesaro».
«Questa esperienza ripaga tutti gli sforzi che abbiamo fatto negli anni con il nostro club per scendere in campo la domenica, ci ripaga un po’ dei sacrifici che abbiamo fatto nell’arco del tempo. – Prosegue Cardellini – È stata un’emozione grande condividere questi giorni con altri due ragazzi di Pesaro, perché ci conosciamo da una vita, abbiamo giocato insieme una vita e siamo gli ultimi rimasti della nostra generazione che continuano a giocare»
«Dobbiamo ringraziare il presidente dell’Italian Classic, Marcello Cutitta, e tutto lo staff per averci dato la possibilità di partecipare a questo torneo. – Concludono i tre giocatori pesaresi – L’organizzazione italiana è stata molto curata e ci ha seguito in tutto e per tutto, dall’inizio alla fine».
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